Ti rubano il bancomat.
Quando te ne accorgi, lo blocchi e sporgi denuncia.
Purtroppo, però, nel frattempo i malviventi ti hanno prelevato dei soldi.
Ti rivolgi allora alla tua Banca per spiegare l’accaduto e chiedere il rimborso dei soldi rubati, e qui può arrivare per te un’amara sorpresa: in molti casi, infatti, la Banca si rifiuta di rimborsarteli sostenendo che in tutta la vicenda c’è anche una dose di tua colpa.
E in molti casi, in effetti, la Banca vince.
Non sempre però.
Vediamo qualche dettaglio in più.
La Legge (D. Lgs. n. 11/2010) prevede che la Banca non ti deve rimborsare nulla se riesce a dimostrare che non hai custodito con cura il bancomat e la relativa documentazione. Per farlo (sarebbe impossibile in realtà) può aiutarsi con alcuni indizi: ad esempio, se tra il furto e il prelievo dei soldi è trascorso un breve lasso di tempo (minuti o qualche ora), la Banca potrà rifiutarsi di rimborsarti sostenendo che conservavi il PIN vicino alla carta. Questo perché uno studio ha dimostrato che per scoprire il PIN di un moderno bancomat occorrono parecchie ore di lavoro.
Sempre il D. Lgs. n. 11/2010, tuttavia, stabilisce che se invece sei stato diligente nel custodire il bancomat e le informazioni collegate ad esso, la Banca ti deve rimborsare i soldi tranne i primi 150 Euro di franchigia.
Dall’altro lato, però, c’è un elemento importante di cui devi tener conto. Le sentenze (dei Tribunali e dell’Arbitro Bancario Finanziario) dicono infatti che pure la Banca deve essere diligente e tutelarti il più possibile e, per fare questo, dovrebbe ad esempio fornirti in automatico il servizio di SMS che ti avvisa ogni volta che viene fatto un prelievo con il tuo bancomat, e non prevedere invece che tale servizio sia opzionale. Se quindi la Banca non lo ha fatto (e questo succede spesso) e il malvivente ha effettuato più di un prelievo con il tuo bancomat - anche nell’arco di minuti o di qualche ora dal furto - questa dovrà rimborsarti i soldi che ti sono stati rubati a partire dal secondo prelievo (se infatti tu avessi ricevuto l’SMS relativo al primo prelievo, avresti potuto bloccare la carta ed evitare i prelievi successivi).
Tieni a mente queste indicazioni e, se vuoi analizzare più in specifico il tuo caso, contattami per una prima consulenza gratuita!
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